La guerra fra il social di Byte Dance e gli Stati Uniti d’America continua: la Grande Mela corre ai ripari vietandone l’uso.
TikTok è una delle applicazioni più scaricate nell’ultimo anno ma, secondo gli americani, continua a nascondere qualcosa di losco, un secondo fine del governo cinese pronto ad infiltrarsi in tutti i cellulari dei suoi cittadini. L’app è stata bandita in 35 stati americani e, da qualche ora, è stata vietata dai dispositivi comunali di New York entro i prossimi 30 giorni.
A suggerire questa decisione è stata un’indagine del Cyber Command della Grande Mela. Gli agenti hanno determinato che TikTok potrebbe “rappresentare una minaccia alla sicurezza per le reti tecniche della città“, stando alle parole del portavoce del quotidiano The Verge, “sebbene i social media siano ottimi per mettere in contatto i newyorkesi tra loro, dobbiamo assicurarci di utilizzare sempre queste piattaforme in modo sicuro“.
TikTok spia la popolazione?
Il grande sospetto degli Stati Uniti, è che TikTok sia una spia digitale e raccolga dati per il governo cinese. Shou Zi Chew, il Ceo di TikTok, è stato obbligato a presentarsi a Washington, davanti ai membri del congresso, per rispondere ad alcune accuse sul tema sicurezza. Il Senato, inoltre, ha poi approvato un disegno di legge: il “No TikTok on Government Devices Act“, che impedisce ai dipendenti statali di utilizzare l’app.
Le accuse mosse dagli americani a TikTok sono semplici: quella di raccogliere dati e quella di fare propaganda. Un sospetto amplificato dall’origine cinese del social. Secondo alcuni dati, però, l’app di Dance Byte non raccoglierebbe più informazioni di piattaforme come Instagram e Twitter, ora “X”.
